Dialettica dell'illuminismo

Dialettica dell'illuminismo
Titolo originaleDialektik der Aufklärung. Philosophische Fragmente
Copertina della prima edizione, edita dalla Querido Verlag nel 1947
AutoreMax Horkheimer e Theodor Adorno
1ª ed. originale1947
Generesaggio
Sottogenerefilosofico
Lingua originaletedesco

Dialettica dell'illuminismo è un'opera filosofica di Max Horkheimer e Theodor Adorno del 1947.

L'opera è composta da una serie di saggi attraverso i quali gli autori espongono una critica radicale della società e del pensiero occidentale. Nell'ordine:

  1. Concetto di illuminismo[1]
  2. Excursus I. Odisseo, o mito e illuminismo
  3. Excursus II. Juliette, o illuminismo e morale
  4. L'industria culturale. Quando l'illuminismo diventa mistificazione di massa
  5. Elementi dell'antisemitismo. Limiti dell'illuminismo
  6. Appunti e schizzi

Il filo conduttore è la riflessione sulla regressione che il processo di sviluppo della storia ha compiuto, rispetto a quanto previsto e posto in essere dall'Illuminismo[2].

  1. ^ «A una prima approssimazione, "illuminismo" vale qui non tanto nella sua accezione storica determinata, e neppure nel senso kantiano del "sapere aude!", né come l'uscita dell'uomo dalla colpevole minorità della sua ignoranza, quanto, più in generale, come logos, ratio, ovvero come pensiero razionalistico (definito anche "borghese"), sia nel suo versante liberale e positivistico sia, sebbene in misura diversa e con differenti modalità, in quello dialettico». Carlo Galli, Introduzione a: Dialettica dell'illuminismo, Torino, Einaudi 1966, pag. IX
  2. ^ Cortella, 2006, p. 7.

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